domenica 8 luglio 2012

REPORT DELLA CONFERENZA DEI SERVIZI RELATIVA AL PROCEDIMENTO VAS - 3 LUGLIO 2012


1^ conferenza VAS – 3.7.2012 (Manerbio sala Consiglio comunale)
Report dell’incontro (appunti raccolti da Legambiente, presente alla conferenza in qualità di auditore)
All’appello iniziale erano presenti le autorità competenti:
- PROVINCIA – UFFICIO VAS , Responsabile
- Arpa Brescia
- Asl
- S.TE.R . non presente
- Soprintendenza Beni Monumentali non presente
- Soprintendenza Archelogica non presente
- Autorità di Bacino non presente
- Comune di Leno
- Comune di Cigole
- Comune di Bassano Bresciano
- Comune di Bagnolo Mella
- Comune di San Gervasio
- Societa Autostrade non presente
- A2A
(ndr: Alla fine dell’appello è stato chiesto se fosse stato omesso qualcuno o se qualcuno titolare di pubblico interesse si ritrovasse escluso … )
La fase di descrizione del documento di scoping è stata introdotta da una spiegazione sulla procedura che è stata adottata, che comporta in questa fase acquisizione delle osservazioni sul documento di scoping e con la precisazione che la relazione ambientale e il rapporto ambientale verranno prodotti alla fine del processo valutativo (vedasi al riguardo pag. 9 e 10 del documento – punti 6 e 7 ).
Rispetto alla descrizione del progetto, il progettista relatore si è limitato ad analizzare gli elementi del documento chiudendo con i seguenti quesiti:
- L’elenco degli ambiti di analisi è corretto?
- Il quadro di riferimento è adeguato?
- La normativa cui ci si è riferiti è adeguata?
- Le Informazioni sono sufficienti?
- Quali gli ambiti analizzati di maggior significato?
Non sono stati analizzati gli impatti ambientali, non sono state analizzate eventuali alternative presenti sul territorio e neppure sono stati presentati gli interventi di mitigazione agli impatti dell’insediamento, cosa fatta rilevare soprattutto da ARPA in sede di proprio intervento (dottoresse, Don)
Rispetto agli interventi succedutesi alla presentazione
- Il Responsabile VAS della Provincia per disguido ha ricevuto il documento di scoping solo giorno prima quindi necessita di approfondimento
- gli aspetti di mitigazione e di risparmio energetico;
- gli interventi di salvaguardia previsti rispetto alle aree di valenza paesistica interessate si riservano di far pervenire osservazioni e chiarimenti


Molto più articolato l’intervento del Responsabile dell’ASL (Dott. Poggio) che non rintraccia elementi sufficienti nel documento di scoping e rinvia ad una lunga serie di osservazioni che riassume in sintesi. Ecco quelle che siano riusciti ad appuntarci:

PER IL SERVIZIO AMBIENTE
- approfondimento sul minimo consumo di suolo agricolo e sulle ricadute dell’uso dell’agricolo rispetto a PUA e POA
- non sono indicate le componenti che confluiscono nelle acque di lavaggio delle aree esterne
- utilizzo delle risorse idriche con separazione fra prelievi da pozzo e da acquedotto comunale in relazione agli aumentati fabbisogni idrici civili e alla riduzione delle risorse naturali per il cambio climatico in corso
- verificare sostenibilità uso risorsa acqua: da calcoli dell’ASL sul consumo dell’acqua potabile ( che per il Comune di Manerbio si attesta sul 1.700.000 mc annui ) il consumo del macello è di circa 700/800.000 mc annui ovvero circa il 40/50% della richiesta in falda e adduzione di circa 120.000 mc annui da acquedotto
- Rammenta che l’acqua per il lavaggio delle mezzene deve avere il requisito di potabilità
- Deve essere valutato un doppio ciclo di utilizzo acqua, con uso acqua di risorsa meno nobile; devono essere distinte le reti dei due cicli
- Rileva che esiste interferenza fra il pozzo di via Umbria che è a 350 mt e non a 650 come a pag. 176 del documento
- Rileva inoltre interferenza dei pozzi con pozzi delle residenze collocate in limitrofo (cascina Annunciata e Cascina Marcello) e sull’acquifero in uso
- DEVE ESSERE INDAGATA LA FALDA e lo stato delle acque del reticolo sotterraneo DAL PUNTO DI VISTA CHIMICO con richiamo ai parametri della SCAS (Studio Componenti Acque Sotteranee dell’ASL)
- Non sono valutati emissioni PM2,5 PM5 PM10 del traffico REALE compreso quello dei mezzi degli operai
- Manca un progetto che tenga conto degli odori, della distribuzione degli spray contenenti prodotti a base di ammoniaca perché, dagli studi sul vento nella zona, la direzione è verso il centro abitato.
- DEPURATORE: devono essere garantiti i 100 ml dalla residenze limitrofe e non è valutata la SOSTENIBILITA’ DEL SITO DI INSEDIAMENTO CHE SI COLLOCA IN AREA ALTAMENTE VULNERABILE PER PRESENZA DI FALDA ALTA E RISCHIO DI ESONDAZIONE
- DEVE ESSERE VALUTATO IL VASO RECETTORE
- Manca un piano di emergenza nel caso di guasti al depuratore e al sistema di stoccaggio dell’ammoniaca per il sistema di refrigerazione.(ndr: e se dovessero esserci problemi sull’impianto di CO2 di stordimento animali??)

Il Servizio VETERINARIO ASL: rimanda ai 19 punti già trasmessi alla Ditta in sede di valutazione progetto

Sindaco di Cigole: Si riserva di raccogliere più informazioni prima di decidere.

Sindaco di Bassano: Parere positivo da un punto di vista politico per l’intelligente posizione strategica (riduzione del trasporto degli animali) e per l’impatto sull’occupazione. Chiederanno chiarimenti sulla base delle osservazioni della ASL.

San Gervasio: Concorda con le osservazione della ASL, si riserva di decidere dopo aver analizzato i pareri di Asl ed ARPA.

Leno: Ribadisce il parere negativo e fa mettere a verbale che non sono stati convocati tutti i sindaci del territorio avendo il progetto un impatto non limitato al solo comune di Manerbio. Si fa riferimento ad un protocollo PETP.
Chiedono che venga messo a verbale un documento contenente tutte le loro osservazioni.

Bagnolo Mella: Non sono contrari, si riservano di esaminare gli elaborati. Sono dubbiosi sugli effetti cumulativi dell’impianto e dell’impatto sul traffico.


A2A: Si occupano solo del prelievo dall’acquedotto comunale e chiedono che venga specificato dove vanno a finire gli scarichi del depuratore per non avere impatti sulla rete fognaria. Vogliono analizzare il documento della ASL.


ARPA: richiama tutti gli aspetti di approfondimento di ASL e totalmente condivisi. Precisa che gli obiettivi del Piano in variante non sono in linea con il PGT e che non è stata esaminata altra possibile alternativa di insediamento.


- Il RAPPORTO AMBIENTALE DEVE ESSERE FATTO SULL’INTERA POTENZIALITA’ DEL
PROGETTO E PERTANTO IL PARERE E’ E RESTA PER UN IMPIANTO DI MACELLAZIONE DI 12.000 CAPI /GIORNO - Testuale: “che non si venga il prossimo anno a dire che, siccome ci sono le capacità produttive allora si aumenta il numero di capi macellati”.
- Chiede analisi puntuale sulla ricaduta ambientale del DEPURATORE che ha ricordato essere pari a  50.000 residenti/equivalenti e ribadisce che la distanza di 100 metri da edifici residenziali non di progetto. E’ TASSATIVA e infatti esiste una villetta bifamiliare a distanza inferiore a tale limite minimo. L’area del megamacello è a circa 500 mt dalla Finchimica.
- Rispetto alle emissioni in aria chiede la valutazione non solo a quelle camino captate ma a stalla libera.
- PRESENZA FINCHIMICA (azienda RISCHIO INCIDENTE RILEVANTE art. 8 d. lgs. 334/99 modificato dal d.lgs 238/05 e L.R. 19/01) : richiama la fascia di TUTELA di 1 KM ….
- RUMORE studio PREVISIONALE di impatto acustico su tutti i ricettori
- Vincoli per presenza ELETTRODOTTO
- IMPATTO ODORIGENO Manca uno studio olfatto metrico e non è sufficiente l’uso di deodorizzanti (direzione vento sud ovest cioè verso il nucleo abitato)
- Rifiuti mancano CODICI CER ed un progetto di stoccaggio e smaltimento.
- Mancano informazioni puntuali sullo STOCCAGGIO DELLE COMPONENTI CHIMICHE
- Per FINIRE chiede TRASPARENZA E CHIAREZZA su quello che viene proposto in progetto a titolo di compensazione e mitigazione, spiegando che non può considerarsi esaustiva la previsione di filari di arbusti ed alberi.

Posizione del Comune di LENO TOTALMENTE NEGATIVA. Il Vicesindaco Assessore all’ambiente, legge e fa mettere a verbale il documento delle osservazioni. In modo più puntuale: IL PROGETTO E’ A PORTATA SOVRALOCALE e si conforma come un intervento sovra comunale per portata e impatto e richiedeva convocazione di tutti COMUNI DEL SUS (sistema urbano sovra comunale) quindi la procedura adottata non è conforme.

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